Oppure: Io sono un alieno.
Dopo aver terminato di leggere Wanted, la storia criminale di Gran Theft Auto mi sono reso conto di alcune possibilità narrative e conseguenze di una grande produzione interattiva.
Nonostante il libro sia molto più incentrato sulle controversie legali e in particolare della guerra fra “benpensanti” e “rocker”; quello che a me è rimasto più impresso riguardano le potenzialità dei media videoludici. Un aneddoto presente nei capitoli finali racconta come Sam Houser (presidente di Rockstar Games) dopo un primo test, rimanga completamente estasiato dalla nascita e del funzionamento del mondo virtuale di GTA IV. Lo stupisce la qualità del lavoro fatto dagli sviluppatori, di come siano riusciti a creare una realtà vivida, interagente e, soprattutto mossa da eventi casuali.
Ciò che differenzia un prodotto del genere da una creazione di realtà virtuale è il Fare. Puoi fare, delle cose (sottolineo il “puoi” utilizzato al posto del “devi” ), ed è questa possibilità che colloca il prodotto nell’ambito ludico. Senza addentrarsi troppo nelle caratteristiche intrinseche di ciò che definisce un gioco, nel nostro caso ci può bastare accorgersi che ciò che differenzia Gta IV da un esperimento di realtà virtuale, stia nel ricoprire un ruolo, impersonare il personaggio giocante, e seguire un copione. Gli elementi narrativi, rispondenti a logiche causali (causa ed effetto), e che sono l’ossatura portante e strumento della narrazione seriale, svolgono il ruolo di ulteriore stimolo per il giocatore che vuole giocare.
In realtà la cosa più affascinante è rinunciare al gioco e navigare nel mondo senza meta e scopo…
e quando lo fai capisci le divinità cadute sulla terra, comprendi cosa vuol dire conoscere il significato di tutto e allo stesso tempo provarne meraviglia.
In questo vagare io immagino di essere un alieno di una dimensione superiore, che interagisse con questo sottomondo e cerca di comunicare con gli esseri che lo popolano. Per farlo devo sottostare alle stesse regole del mondo visitato (non ho abilità informatiche) e nonostante abbia la consapevolezza di appartenere a una realtà che domina questo spazio videoludico, nonostante io sia un alieno, agisco, sembro, interagisco come tutti gli altri esseri che popolano tale realtà.